Scopri perché la tua identità digitale è importante quanto quella reale… e come prendertene cura giorno dopo giorno!

Quando cammini sotto il sole, la tua ombra ti segue ovunque, anche se non sempre ci fai caso. La stessa cosa succede nel mondo digitale: ogni volta che navighi, pubblichi, commenti o semplicemente accedi a un servizio online, lasci una traccia. E quella traccia costruisce, pezzo dopo pezzo, la tua identità digitale.
⚠️ Attenzione! Con identità digitale non intendiamo SPID, CIE o altri strumenti per accedere ai servizi pubblici (di cui parleremo magari in un altro articolo), ma la tua presenza online personale, fatta di post, foto, profili, like, commenti e tutto ciò che ti rappresenta in rete.
Cos’è l’identità digitale?
L’identità digitale è l’immagine di te che si forma online, composta da dati, informazioni personali, foto, commenti, profili social, preferenze e perfino da ciò che altri pubblicano su di te.
Viene chiamata anche presenza online, profilo digitale, identità virtuale o impronta digitale (da non confondere con l’impronta biometrica!).
Non si tratta solo del nome utente o della password con cui accedi ai servizi digitali, ma di tutto ciò che ti rappresenta in rete, volontariamente o no.
Questa identità può essere frammentata o coerente, pubblica o riservata, curata o trascurata. Ma, in ogni caso, esiste e può influenzare la tua reputazione online, ossia il modo in cui gli altri ti vedono — amici, aziende, scuole, datori di lavoro o perfetti sconosciuti.

Reputazione online: come ti vede il web?
L’identità digitale è ciò che costruiamo, direttamente o indirettamente, con la nostra presenza online. La reputazione digitale, invece, è come gli altri ci percepiscono attraverso quelle tracce. Due facce della stessa medaglia, entrambe da conoscere e curare con attenzione.
Una foto imbarazzante, un commento offensivo, un profilo pubblico trascurato: tutto può contribuire a formare un’idea (giusta o sbagliata) su di te.
Al contrario, usare bene il web può anche aiutarti a costruire una reputazione positiva: partecipare a progetti, pubblicare contenuti utili, essere gentile nei commenti… sono tutti modi per far emergere il meglio di te anche nel mondo digitale.
La reputazione online è diventata importante anche nel mondo del lavoro. Sempre più aziende, scuole e selezionatori usano i social per cercare informazioni sui candidati. Un profilo curato e responsabile può fare una buona impressione. Un contenuto fuori luogo, invece, può giocare contro di te.

Occhio alle trappole
Spesso si tende a pensare che quello che pubblichiamo “sparisca” o “non conti”. Ma Internet ha buona memoria.
Molte app e siti web, ad esempio, raccolgono informazioni su di te in modo automatico: cosa cerchi, cosa guardi, dove clicchi. Anche le emozioni forti possono spingerci a postare contenuti in modo impulsivo, magari quando siamo arrabbiati o agitati. Tutto questo contribuisce a costruire il tuo profilo digitale, anche senza che tu te ne accorga. E anche se elimini un post, potrebbe essere stato salvato, copiato o condiviso da qualcun altro.
Inoltre, un contenuto che pensiamo rivolto a una sola persona può in realtà raggiungere un pubblico molto più vasto: amici, genitori, insegnanti, perfetti sconosciuti… Ognuno potrebbe interpretarlo in modo diverso, anche fraintendendolo.
Una volta, una campagna pubblicitaria americana mostrava una ragazza tatuata con la scritta “Internet never forgets”. Era un modo efficace per spiegare che la reputazione online somiglia a un tatuaggio: si può fare in pochi minuti, magari d’impulso, e resta a lungo visibile. Rimuoverlo? Possibile, ma serve tempo, costa fatica, può lasciare segni. Pensaci bene prima di imprimere qualcosa sulla tua “pelle digitale”.
Per questo, è sempre meglio prendersi qualche secondo per riflettere e rileggere, prima di cliccare su “Pubblica”.

Identità digitale = responsabilità
Avere una buona identità digitale non significa creare un’immagine finta di sé, ma essere consapevoli e responsabili.
Anche se la reputazione (cioè come vieni visto) non è più importante della realtà (cioè la persona che sei), spesso arriva prima: nella maggior parte dei casi, chi ci incontra online non ha modo di sapere chi siamo davvero, e si farà un’opinione solo da come ci “presentiamo”.
Il web non è un mondo separato: è una parte della nostra vita quotidiana, dove valgono (o dovrebbero valere) le stesse regole di rispetto, educazione e verità che usiamo nella vita reale.
Essere cittadini digitali significa anche questo: prendersi cura di sé stessi online, proprio come lo faresti nella vita reale. Perché la tua identità digitale ti accompagna ovunque, come un’ombra. Sta a te decidere che forma darle.

Consigli pratici per una buona identità digitale
- Pensa prima di postare, specialmente se sei arrabbiato o emozionato.
- Proteggi i tuoi contenuti: usa bene le impostazioni di privacy.
- Evita volgarità e commenti offensivi, anche per scherzo.
- Non condividere contenuti falsi o di cui non conosci la fonte.
- Chiediti sempre: “Lo scriverei anche davanti a tutti?”
- Cerca il tuo nome su Google ogni tanto: è un modo semplice per controllare la tua reputazione online.
- E se online c’è un contenuto che ti danneggia davvero? Puoi chiedere la sua rimozione grazie al cosiddetto “diritto all’oblio”, previsto dal Regolamento Europeo per la protezione dei dati (art. 17 del GDPR).

🔎 Lo sapevi? – Due significati per “identità digitale”
Il termine identità digitale viene usato anche per indicare strumenti come SPID, CIE o CNS, utili per accedere in modo sicuro ai servizi online della Pubblica Amministrazione.
In questo articolo, però, ci siamo concentrati sull’identità digitale in senso personale e sociale: la tua immagine online, costruita da ciò che fai, pubblichi e condividi in rete.
Due aspetti diversi… ma entrambi importanti!
🔗 Link utili per approfondire
- Chi sono online? – Generazioni Connesse (Ministero dell’Istruzione)
Un articolo semplice per riflettere sull’identità digitale e sulla reputazione online. - La reputazione online tra principi di dignità e diritto all’oblio – Garante Privacy
Approfondimento formale sui diritti legati alla reputazione digitale, incluso il diritto all’oblio
Per altri articoli come questo, visita la pagina “cittadini digitali” 🙂