Il primo maggio di ogni anno, in Italia e in tanti altri Paesi del mondo, si celebra la Festa dei Lavoratori. È un giorno speciale, dedicato a ricordare tutte quelle persone che, con fatica e coraggio, hanno lottato per ottenere diritti che oggi diamo quasi per scontati: un lavoro dignitoso, orari umani, un futuro migliore.
Ma come è nata questa festa? E perché proprio il primo maggio?

Come tutto ebbe inizio
La storia comincia lontano, a metà dell’800.
Nel 1855, in Australia, i lavoratori lanciarono uno slogan che divenne famoso: “Otto ore di lavoro, otto ore di svago, otto ore per dormire”. Un ideale semplice ma rivoluzionario per l’epoca!
Negli Stati Uniti, le rivendicazioni per i diritti dei lavoratori si fecero sempre più forti, anche grazie a gruppi come i Knights of Labor (i “Cavalieri del Lavoro”).
Il 1° maggio 1867, a Chicago, si organizzò una grande manifestazione per chiedere che venisse rispettata la legge che fissava la giornata lavorativa a otto ore. Ma la battaglia era appena iniziata.
Nel 1886, a Chicago, scoppiò uno sciopero generale nell’ambito di una protesta nazionale per estendere il diritto alle otto ore a tutti i lavoratori americani. La mobilitazione, che durò più giorni, sfociò nella drammatica rivolta di Haymarket del 4 maggio, con morti e feriti da entrambe le parti. Nonostante la tragedia, quella data divenne un simbolo mondiale della lotta per i diritti dei lavoratori.
Nel 1889, a Parigi, venne deciso di rendere il 1° maggio la Festa Internazionale dei Lavoratori. Da allora, questa giornata è diventata un appuntamento fisso in tantissimi Paesi.

Il Primo Maggio in Italia
In Italia, la prima celebrazione del Primo Maggio si tenne nel 1891, due anni dopo la decisione presa a Parigi. Le prime manifestazioni ufficiali si svolsero a Torino, con cortei, discorsi e tanta speranza per un futuro migliore.
Nel 1923, finalmente, fu approvata una legge che fissava ufficialmente la giornata lavorativa a otto ore: una grande conquista per i lavoratori italiani!
Durante il fascismo, però, la festa fu soppressa e spostata al 21 aprile, in coincidenza con il Natale di Roma. Solo nel 1947 il Primo Maggio tornò a essere celebrato come giorno dei lavoratori.
Purtroppo, proprio nel 1947, durante una manifestazione pacifica a Portella della Ginestra (Sicilia), si verificò una terribile sparatoria che causò 14 morti e numerosi feriti. Un evento drammatico che ricorda quanto i diritti vadano sempre difesi.
Oggi il Primo Maggio è una giornata di festa, ma anche di riflessione: il diritto al lavoro sicuro, giusto e rispettoso è una conquista da proteggere ogni giorno.

🔎 Curiosità extra
- 8 + 8 + 8 = 24:
L’idea di dividere la giornata in otto ore di lavoro, otto di svago e otto di riposo nacque in Australia… e oggi ci sembra quasi naturale! - Parole che fanno rumore:
Uno dei condannati di Chicago, August Spies, prima di essere impiccato, disse:
“Verrà il giorno in cui il nostro silenzio sarà più forte delle voci che oggi soffocate con la morte!”
Una frase che ancora oggi fa venire i brividi. - Non solo festa civile:
Nel 1955, Papa Pio XII istituì la festa di San Giuseppe lavoratore, celebrata proprio il 1° maggio, per valorizzare anche dal punto di vista religioso l’importanza del lavoro. - Il Primo Maggio… non dappertutto!
Negli Stati Uniti e in Canada, il “Labor Day” si celebra a settembre, mentre in Australia in alcune zone si sposta addirittura a marzo o ottobre! - Roma chiama, Taranto risponde!
Dal 1990, a Roma, si tiene il famoso Concertone del Primo Maggio (organizzato dai sindacati italiani CGIL, CISL e UIL), con decine di artisti e tantissimi giovani, tradizionalmente in Piazza San Giovanni in Laterano.
Dal 2013, anche Taranto organizza un “controconcerto” libero e partecipato.