Con l’arrivo di giugno, la scuola volge al termine: quaderni che si chiudono, zaini che si svuotano, aule che si fanno silenziose. È il momento dei saluti, delle pagelle, dei pensieri che volano già al mare, ai giochi, al tempo libero. Ma la fine della scuola non è la fine dell’apprendimento: non si finisce mai di imparare!
Il proverbio che ho scelto per questo mese ci accompagna con saggezza:
Sin che si vive, s’impara sempre!
Proverbio popolare italiano

È una frase semplice, antica, ma piena di significato. Ci ricorda che non si smette mai davvero di imparare, neanche quando suona l’ultima campanella o chiudiamo l’ultimo libro.
L’estate insegna in modi diversi
Durante l’anno scolastico, impariamo dai professori, dai compagni, dai libri. Ma d’estate? Anche lì ci sono lezioni da cogliere, magari più leggere, ma non meno importanti. Possiamo imparare:
- da un viaggio in un luogo nuovo,
- da un racconto ascoltato sotto le stelle,
- da una delusione sportiva o da una sfida superata,
- da un libro letto per piacere,
- da un piccolo errore che ci fa crescere.
Ogni momento della vita può essere una lezione… se abbiamo voglia di osservare, ascoltare, chiederci il perché.
Non serve sapere tutto. Basta voler scoprire
Come diceva anche il filosofo Socrate, “So di non sapere”. Non è un problema non sapere tutto: il vero guaio sarebbe smettere di imparare, di farsi domande, di avere curiosità.

Finché si vive, si impara sempre. È questo il segreto. Non fermarsi, non accontentarsi, non pensare mai di essere arrivati. Anche quando non ci sono più verifiche da superare… la vita trova sempre un modo per metterci alla prova e sorprenderci.
Allora, mentre chiudiamo questo anno scolastico, ricordiamoci che ogni giorno è buono per scoprire qualcosa di nuovo. E che anche d’estate… siamo tutti studenti della vita.
Buone vacanze a tutti… 🙂
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